Il racconto scapicollato di Milano Eventi di sabato 24 maggio 2025
- info659802
- 23 mag
- Tempo di lettura: 17 min
Aggiornamento: 25 mag

Milano il 24 maggio si trasforma in un grande parco giochi culturale, musicale e creativo, dove ogni angolo nasconde una sorpresa. Se ti piace ascoltare buona musica in location insolite, allora Piano City 2025 è l’evento giusto per te: concerti gratuiti disseminati in tutta la città, tra giardini segreti, cortili storici e terrazze panoramiche, per un weekend a ritmo di pianoforte. Sempre in tema di note ma con un'atmosfera più intima, da non perdere il recital pianistico di Emanuele Delucchi alla Chiesa Vecchia di Baggio, che promette un’esperienza raccolta e gratuita tra spiritualità e virtuosismo.
Per chi invece cerca un'esperienza multisensoriale, alla Triennale si può vivere l'incanto di Lumina da Voce, dove il design della luce incontra la cucina in un concept tra arte e food. E se hai voglia di qualcosa di più elettronico, all’Ex Macello arriva &Me, con una serata di musica clubbing che promette vibrazioni internazionali e atmosfere underground.
Sul fronte degli spettacoli, i più curiosi possono assistere alla performance comica Ve ne dico quattro al Teatro Gerolamo, mentre per chi ama la musica colta ci sono diverse perle da scoprire: Tähe-Lee Liiv per "Musica al Tempio" porta sul palco una selezione raffinata di brani pianistici, e nella stessa serata si esibisce anche Maurizio Croci, che chiude la stagione dei Vespri Musicali in San Maurizio con un repertorio organistico suggestivo.
Non manca nemmeno il grande repertorio sinfonico, con Emanuel Tieknavorjan all'Auditorium, che si lancia in una sfida titanica tra Beethoven e Mahler. Se invece ti attira il fascino sensuale della danza, al Teatro Manzoni c'è lo spettacolo Tango. Historias de Astor, omaggio appassionato al genio di Piazzolla.
C’è spazio anche per i bambini e le famiglie con il Festival dei bambini e delle bambine, ricco di attività gratuite, laboratori e spettacoli pensati per i più piccoli. Tra le proposte più originali c'è anche Un uccellino in città, un laboratorio dove si gioca con la natura e la fantasia.
Chi ama il vinile e lo shopping vintage può fare un salto al Milano Bicocca Vinyl Market, tra bancarelle e DJ set, oppure rovistare tra i capi firmati del Vinokilo da BiM, il mercato del riuso dove il vintage è protagonista.
Per gli amanti dei libri e delle culture lontane, da Wao isola si racconta la Corea del Sud in Wao, che Paese!, un incontro gratuito tra letteratura, cibo e lifestyle asiatico. Se invece ti intriga l’unione tra musica e location storiche, allora ti piacerà il concerto di Ettore Pagano e Lorenzo Nguyen a Villa Necchi Campiglio, tra violoncello e pianoforte in un’atmosfera da film.
In città si celebra anche lo sport con A Corpo Libero, due giorni di fitness ai Giardini Montanelli tra yoga, corsa e benessere all’aria aperta. E se il calcio è la tua passione, sabato c'è la sfida da non perdere: Milan-Monza a San Siro, per chi vuole vivere la città anche allo stadio.
Infine, un tocco di follia con Crazy Week 2025, una rassegna di eventi gratuiti in vari quartieri, con performance, arte urbana, installazioni e musica per trasformare Milano in un teatro a cielo aperto. E per chiudere in bellezza, non si può ignorare il concerto degli Avatar live al TAM Arcimboldi: metal teatrale, scenografie epiche e sonorità nordiche per una serata decisamente fuori dagli schemi.
Settimana densa a Milano, e tra spettacoli, mostre, festival e mercatini c'è davvero l'imbarazzo della scelta. Se hai voglia di iniziare con una risata, non puoi perderti lo spassoso Frankenstein Junior – Il Musical al Teatro Nazionale, versione in musica del capolavoro comico di Mel Brooks che torna in scena tra gag esilaranti, coreografie travolgenti e un tocco vintage irresistibile. Per qualcosa di completamente diverso, ma altrettanto coinvolgente, vale la pena tuffarsi nelle atmosfere autentiche e popolari della Nuova Balera Pizzigoni al Teatro Menotti, che racconta con ironia e poesia la Milano che balla, ama e resiste.
La scena teatrale questa settimana è particolarmente ricca. Al Piccolo Teatro Strehler si rivive il dramma romantico di Anna Karenina, mentre al Teatro Parenti prende corpo una riflessione intensa su identità e relazioni con Una crepa nel crepuscolo. Sempre al Piccolo, ma al Grassi, va in scena il doppio appuntamento con Erodiàs + Mater Strangosciàs, testi potenti che scavano nell’animo femminile con parole taglienti. E chi preferisce la danza contemporanea può godersi Exister al Teatro Fontana, una rassegna che chiude in bellezza la stagione primaverile con performance che parlano attraverso il corpo.
Se ti appassionano i temi sociali, all’Elfo Puccini va in scena Arrusi, spettacolo che affronta la repressione dell’omosessualità nella storia italiana, mentre al Manzoni si ride con Osteria Giacobazzi, comicità emiliana doc, fatta di storie di paese, vino rosso e battute fulminanti.
Gli amanti del cinema d’autore potranno godersi tre rassegne davvero interessanti: una dedicata a Michael Haneke, maestro del disagio e del silenzio; un’altra che celebra il cinema in pellicola con Silvio Soldini; e infine il progetto Oltre confine - Cinema Saving People, che riflette su migrazione e accoglienza attraverso storie vere e sguardi inediti.
Chi è in vena di shopping creativo può scoprire il Good Villain pop-up store, uno spazio temporaneo che unisce moda e sostenibilità con capi originali e design made in Italy. Per un’esperienza più “zen”, invece, l’appuntamento è con il Milano Sake Festival, dove degustazioni e workshop aprono un piccolo mondo giapponese tra aromi delicati e cultura millenaria.
In fatto di mostre, ce n’è davvero per tutti i gusti. Chi ama il colore e la sperimentazione visiva potrà visitare Francesco Candeloro. Cime nel tempo, con opere luminose e trasparenti che dialogano con lo spazio. Molto poetica anche Mario Giacomelli. Il fotografo e il poeta, retrospettiva dedicata a uno dei grandi della fotografia italiana. Il mondo naturale, invece, è protagonista in Luca Padroni. Into the Wild, mostra gratuita che esplora gli elementi attraverso dipinti vibranti e immersivi.
Da segnalare anche la collettiva Colori a Milano del gruppo ChiAmaFoto, un viaggio fotografico nella metropoli attraverso cromatismi sorprendenti, perfetto per chi ama vedere la città da nuovi punti di vista.
E se ti piacciono le atmosfere all'aperto, non perdere il Chiostro in Fiera al Museo Diocesano, una mostra-mercato artigianale in uno dei luoghi più suggestivi della città, tra ceramiche, gioielli, tessuti e tanto verde. In parallelo, Milano celebra anche la Ocean Week, con incontri, attività ed eventi per sensibilizzare sulla tutela dei mari: un’occasione per unire divertimento e consapevolezza.
Infine, un appuntamento da non mancare è il WeWorld Festival 2025, che porta al centro il tema dei diritti umani con talk, mostre e performance gratuite, affrontando con profondità e leggerezza i temi della parità di genere, dell'inclusione e delle disuguaglianze globali.
E per chiudere il giro con un tocco classico, il pianista Davide Cabassi suona Mozart nei suoi "Launch Concerts", un ciclo di appuntamenti eleganti e accessibili, dove la musica incontra il racconto, trasformando ogni concerto in un piccolo viaggio tra aneddoti e note immortali.
Milano in queste settimane sembra aver trovato il suo equilibrio perfetto tra cultura, relax, arte e un pizzico di magia estiva. A partire da uno dei luoghi simbolo della bella stagione in città: i Bagni Misteriosi riaprono le porte con piscine aperte fino a sera, spettacoli a bordo vasca e aperitivi che fanno subito estate anche se è solo maggio.
Gli amanti del cinema all’aperto possono accomodarsi sotto le stelle con la rassegna gratuita Social Cinema, un mix di film, dibattiti e incontri che trasformano cortili e piazze in sale cinematografiche a cielo aperto. Mentre i più piccoli, o semplicemente chi ha voglia di sognare, possono lasciarsi incantare da Bauci. Il circo delle città invisibili, un’esperienza poetica e visiva ispirata a Calvino, tra acrobazie e narrazione urbana.
Sul fronte delle mostre, la scelta è davvero ampia e trasversale. Alla Triennale prende vita la 24ª Esposizione Internazionale – Disuguaglianze, una riflessione potente e attualissima sull’equità sociale raccontata attraverso installazioni e progetti visionari. In parallelo, c’è anche chi si interroga sul futuro in senso più ampio con Visioni del futuro, una collettiva gratuita che esplora nuovi scenari tra arte e scienza.
Restando nel mondo dell’arte, vale una visita anche la mostra GEA di Sergio Perotti, tra sculture e installazioni che indagano il rapporto con la natura, o l’intima Movimenti del desiderio di Claudia Marini, dove il corpo e la materia si fondono in un dialogo continuo. Per chi ama la fotografia, si passa dalla poesia dei paesaggi americani di Dorothea Lange allo sguardo sottomarino di The Living Sea di Hussain Aga Khan, un’esplorazione fotografica dell’oceano che unisce arte e consapevolezza ambientale.
Se ti affascinano i racconti autobiografici e personali trasformati in arte, non perdere Arrabbiato, ma più calmo di prima di Kate Groobey, una mostra piena di colori, ironia e introspezione. Molto suggestiva anche la personale di Daniele Nitti Sotres, che racconta il fuoco come forza primordiale e creativa, mentre Alessandro Spadari con Di vento leggero esplora paesaggi evanescenti, sospesi tra pittura e poesia visiva.
Per chi ama l’arte classica, imperdibile la mostra I busti di Canova a Brera, con opere iconiche del grande scultore neoclassico, mentre chi è più attratto dalla contemporaneità troverà stimolante l’esposizione Roni Horn, che riflette sull’identità e sul tempo con lavori minimali e densi di significato.
Interessante anche il viaggio fotografico nei trent’anni di lavoro di Alberto Lagomaggiore, tra architetture, paesaggi e memoria urbana.
E mentre l’arte si diffonde ovunque, i palcoscenici milanesi non restano certo a guardare. Il Piccolo Teatro Studio Melato ospita una raffinata versione teatrale de La morte a Venezia, intensa e struggente, mentre alla Scala prende forma una serata d’opera dal sapore novecentesco con il Trittico Weill, tre atti unici che mescolano musica, ironia e dramma sociale.
Infine, per chi ama il teatro che esce dagli spazi tradizionali, il progetto Le mille e una piazza porta spettacoli e letture nelle strade, nei cortili e nei quartieri, trasformando Milano in un palcoscenico diffuso dove ogni angolo può diventare luogo di storie condivise.
A Milano in questo periodo basta alzare lo sguardo o girare un angolo per imbattersi in qualcosa di interessante. Le mostre fioriscono un po’ ovunque, e ogni spazio sembra raccontare una storia diversa. Prendiamo ad esempio l’affascinante Saul Leiter. Una finestra punteggiata di gocce di pioggia, che ci porta in un mondo fatto di riflessi, vetri appannati e colori delicati, con fotografie poetiche e sospese. Se preferisci la materia alla luce, allora puoi immergerti nei lavori di Giuseppe Spagnulo. Di terra e di fuoco, tra sculture monumentali e materiali primitivi, un dialogo viscerale tra uomo e natura.
Chi ama l’arte che si muove tra scrittura e segno può lasciarsi incuriosire da Fernanda Fedi e Gino Gini con Segno + Scrittura, un percorso sottile e affascinante, mentre per un’esperienza più immersiva c’è Steffen Diemer con Hibiki – Armonia, dove fotografia e filosofia orientale si intrecciano in una riflessione silenziosa sul tempo. A chi invece cerca colore e vitalità consigliamo Chiara Dynys. Ancora una volta, una mostra che gioca con la luce, gli spazi e le parole, in un continuo invito al pensiero.
La città ospita anche un bellissimo progetto diffuso come Una Boccata d’Arte, che porta l’arte contemporanea fuori dalle gallerie e nei borghi italiani, e che coinvolge anche Milano con interventi gratuiti e site-specific. Sempre sul filone dell’arte che si fonde con la memoria, sul Naviglio puoi trovare Gigi Pedroli. La poesia del sogno, un viaggio tra paesaggi mentali e suggestioni oniriche, mentre a Villa Carlotta risplendono Gli argenti del Duca, una raccolta raffinata di oggetti d’arte che raccontano il lusso di un’altra epoca.
Non mancano ovviamente mostre che intrecciano scultura e contemporaneità, come Natura morta. Jago e Caravaggio, dove l’iperrealismo dello scultore dialoga con i chiaroscuri barocchi del pittore, oppure Dante Bini. Out of the Box, una retrospettiva sorprendente su un architetto visionario e anticonvenzionale.
Se invece preferisci l’arte che si fa più fragile e intima, c’è Memoria viva – Appesi a un filo, una riflessione delicata sul ricordo, mentre Ale Guzzetti con Sguardi diversi propone opere interattive che invitano il visitatore a guardare – e riguardare – ciò che spesso passa inosservato. Da non perdere anche Simona D'Amico. Schizzare, tra segni liberi e frammenti visivi, e Tullio Pericoli. Terremobili, dove il paesaggio si trasforma in racconto tremante e poetico.
Anche il teatro in città continua a proporre esperienze originali: all’Elfo Puccini va in scena La prima luce di Neruda, una pièce intensa e lirica che omaggia il grande poeta cileno con parole e immagini. In parallelo, nei quartieri e negli spazi non convenzionali di Milano, il Life Festival porta performance e progetti artistici che parlano di comunità, identità e trasformazione urbana.
Se hai dei bambini con te, o vuoi semplicemente tornare a guardare il mondo con occhi curiosi, al Museo di Storia Naturale trovi La scatola delle meraviglie, un’attività interattiva pensata per stimolare la fantasia e il desiderio di scoperta, tra fossili, insetti e piccole magie scientifiche.
E infine, per chi vuole una pausa raffinata tra silenzi e colori delicati, c’è la mostra Casorati. Silenzi e assonanze, dove ogni tela è un invito al raccoglimento, tra geometrie misurate e tonalità pacate. Da vedere con calma, magari proprio in uno di quei pomeriggi in cui si ha voglia di staccare e respirare bellezza.
Se invece sei in vena di shopping, potresti lasciarti incuriosire da Temporary Comfort Zone, uno spazio pop-up dove moda, design e lifestyle si incontrano per un mese di novità e ispirazioni.
. E per chi ha bambini pieni di energia, la città propone diverse attività originali, come la Caccia al tesoro al Castello Sforzesco, una divertente esplorazione in uno dei luoghi più iconici di Milano, oppure Run Baby Run al Parco Trotter, dove i più piccoli si avvicinano al rugby in modo giocoso e sicuro.
Per chi cerca lo stupore, lo show da non perdere è Alegría – In a New Light del Cirque du Soleil, che porta a Sesto San Giovanni un mondo di acrobazie, musica e poesia visiva: un’esperienza che lascia a bocca aperta sia grandi che piccoli. E se vuoi organizzare una gita fuori porta, ricorda che si festeggiano i 50 anni di Gardaland, un'occasione perfetta per tornare bambini e provare nuove attrazioni insieme a quelle storiche.
Capitolo mostre: Milano è in piena fioritura creativa. Alla Triennale si riflette sul rapporto tra arte e impegno civile con Ora e Sempre. Quando l’arte è testimonianza, un percorso gratuito che mette in dialogo politica e sensibilità artistica. A Villa Panza, invece, il progetto Un altro sguardo propone una rilettura immersiva degli spazi e delle opere della collezione permanente, tra installazioni luminose e riflessioni sul tempo.
Gli amanti dell’arte contemporanea possono esplorare la dimensione onirica di Ramón Enrich. Architettura e Utopia, tra geometrie essenziali e paesaggi sospesi, o lasciarsi trasportare dalle atmosfere intime e rarefatte di Julian Lennon – Whispers Too, in mostra con scatti che parlano di fragilità, viaggio e memoria.
E ancora: Deep Beauty. Il dubbio della bellezza invita a riflettere sul significato stesso di “bello” attraverso opere provocatorie e delicate, mentre il Doppio omaggio a Rauschenberg ci restituisce un ritratto sfaccettato del genio americano, tra collage, esperimenti materici e contaminazioni.
Molto interessante anche Emilio Scanavino. Les Monstres Amis, un viaggio tra le forme mostruose e familiari dell’inconscio, e la mostra diffusa del Fuorisalone con Dropcity, che trasforma i tunnel della Stazione Centrale in un laboratorio urbano dove architettura, design e installazioni convivono in un’atmosfera surreale.
Sempre restando tra le esposizioni da non perdere, segnaliamo la suggestiva Baj e Milton. Paradiso perduto, una riflessione a quattro mani sul sogno e la rovina, e la sofisticata Typologien: Photography in 20th-Century Germany, dedicata alla scuola di Düsseldorf e al rigore formale della fotografia tedesca del secolo scorso.
Concludono questo tour artistico due mostre al femminile: Elisabetta Di Maggio esplora la fragilità della natura con installazioni che ricordano i tessuti cellulari, mentre Minjung Kim con Ripetizioni usa carta e fuoco per creare opere che parlano di pazienza, ritualità e memoria. A queste si aggiungono i lavori intrecciati di Fulvia Levi Bianchi e Adelisa Selimbašić, un progetto condiviso che attraversa il tema dell’identità e della coesistenza.
Insomma, che tu voglia perderti tra fotografie rare, divertirti con i bambini, ascoltare storie circensi o semplicemente fare due passi tra bancarelle e installazioni, Milano ti dà mille scuse per uscire di casa.
Milano in primavera si trasforma in un grande museo a cielo aperto, e il bello è che le proposte non si limitano solo alle grandi istituzioni: la città pullula di mostre in spazi alternativi, installazioni immersive e progetti che mescolano arte, memoria e futuro. Una delle esposizioni più coinvolgenti è sicuramente Shirin Neshat. Body of Evidence, un viaggio potente tra fotografia e videoarte, che esplora il corpo femminile come terreno di conflitto e bellezza, tra Iran, identità e resistenza.
Chi è in cerca di stupore visivo può lasciarsi trasportare nel mondo surreale e poetico di Ugo Rondinone, tra arcobaleni, figure immobili e un silenzio che parla forte. Mentre con Nico Vascellari. Pastorale ci si immerge in un’installazione gratuita che fonde natura e tecnologia in un rituale contemporaneo a metà tra il sacro e il punk.
Molto affascinante anche Anna Boghiguian, artista cosmopolita che porta in scena la storia coloniale, la migrazione e l’identità attraverso disegni grandi come pareti e scenografie da graphic novel. E per chi ama perdersi tra archeologia e modernità, ecco Etruschi del ‘900, un dialogo sorprendente tra l’antico e l’avanguardia, con opere che ripensano il mito etrusco alla luce del XX secolo.
Tra le tante mostre gratuite in giro per Milano, una vera chicca è Fabrizio Cotognini. Transitum, che costruisce ponti tra storia, disegni minuziosi e installazioni effimere, mentre Ritratti entro uno specchio convesso gioca con la deformazione e l’introspezione in un gioco visivo affascinante.
Gli amanti della sperimentazione digitale troveranno pane per i loro occhi con Sabrina Ratté. Realia, un’installazione immersiva tra architettura virtuale e paesaggi onirici, mentre chi predilige la scultura classica può lasciarsi conquistare dall’eleganza senza tempo di Arnaldo Pomodoro. La Sfera, un’icona che racconta il senso della forma e della materia.
Per chi ha voglia di vedere il mondo con occhi nuovi, il Travelogue del Mudec è un diario visivo dei dieci anni del museo, che raccoglie opere, storie e visioni dal mondo, mentre Mudec Invasion trasforma gli spazi del museo in un laboratorio aperto tra performance, suoni e installazioni interattive.
Una nota di street art irriverente e sempre attuale arriva con The world of Banksy, dove le opere del misterioso artista inglese prendono vita in una mostra immersiva tra provocazioni, poesia urbana e denuncia sociale.
Tra le novità da segnalare c’è anche Il Gruppo Crack, collettivo artistico attivo dagli anni Settanta che torna con una mostra gratuita tra ironia, collage e cultura pop, e Orizzonti Paralleli, esposizione che mette in dialogo linguaggi diversi in una narrazione visiva continua.
Chi ama il colore troverà pane per i suoi occhi con Andrea Solario ne La seduzione del colore, pittore rinascimentale riscoperto in tutta la sua intensità cromatica. E se invece cerchi qualcosa di più intimo e delicato, Ann Beate Tempelhaug espone le sue opere tessili in una mostra che sembra sussurrare emozioni cucite a mano.
In chiave più concettuale, Yukinori Yanagi con Icarus ci parla di ambizione, caduta e memoria collettiva, tra installazioni fragili e profonde. E chi vuole approfondire il tema della femminilità e delle sue rappresentazioni non dovrebbe perdersi Essere donna, mostra gratuita che raccoglie sguardi, racconti e linguaggi diversi sul vissuto femminile.
Per chiudere il giro con una pausa leggera e creativa, c’è il Remira Market al DKR Club, un mercatino indipendente dove trovare moda vintage, vinili, illustrazioni e design handmade, il tutto accompagnato da musica e birre artigianali. Un modo perfetto per unire arte, acquisti e buon umore in una domenica fuori dagli schemi.
Milano non sta mai ferma, e anche in questi mesi tra primavera e inizio estate l’offerta culturale e creativa è un turbine continuo. Chi ama la fotografia e le atmosfere sospese potrà lasciarsi affascinare da Vasco Ascolini con De statua, una mostra gratuita dove l’arte antica dialoga con lo sguardo contemporaneo in scatti che sembrano sculture vive. Per chi è più orientato alla grande pittura veneziana, Attorno a Tintoretto propone un percorso che esplora l’influenza del maestro su artisti e allievi, con un tuffo nei chiaroscuri del Rinascimento.
Gli appassionati di storia dell’arte e design trovano una chicca in Art Déco. Il trionfo della modernità, un viaggio raffinato tra geometrie eleganti, arredi, moda e architettura degli anni Venti e Trenta. In parallelo, Io sono Leonor Fini racconta la vita e l’opera anticonvenzionale di un’artista ribelle, visionaria e potentemente femminile.
Chi cerca una prospettiva più spirituale o cosmica può riflettere con Lorenzo Gnata. Cosmogonie, un’esposizione gratuita che esplora il legame tra arte e universo attraverso pitture astratte e simboliche. Il rigore geometrico e poetico ritorna anche in Il valore della misura, altra mostra a ingresso libero che indaga l’equilibrio tra arte e scienza.
E se sei alla ricerca di uno sguardo diverso sul mondo della moda, della danza e della scena teatrale, non puoi perdere Gérard Uféras. Lo sguardo nascosto, una raccolta di immagini intime, lontane dai riflettori, ma piene di umanità.
Per un’esperienza immersiva tra arte e spiritualità, Dove tutto accade. Ex Voto è una mostra gratuita che raccoglie opere ispirate alla devozione popolare, reinterpretata in chiave contemporanea. Sempre ad ingresso libero, la Fondazione Maria Cristina Carlini apre le porte a un percorso tra sculture monumentali e ceramiche dal forte impatto materico e simbolico.
Chi vuole scoprire il volto più imponente e moderno della Pinacoteca di Brera può finalmente visitare Palazzo Citterio: la Grande Brera, spazio riaperto con capolavori e allestimenti d'avanguardia. E al Mudec, tra le mostre più affascinanti e impegnate, spicca quella dedicata ad Adrian Paci, artista albanese che con opere video e installazioni racconta storie di migrazione, frontiere e umanità — il tutto a ingresso gratuito.
Milano, però, non è solo musei: anche i mercati e gli eventi open air fanno la loro parte per rendere vive le piazze e i quartieri. C’è chi si perde tra volumi rari e edizioni introvabili con Vecchi libri in piazza Diaz, chi preferisce curiosare tra artigianato, bijoux e moda indipendente al Little Market di piazza Sant’Eustorgio, o chi si rilassa facendo la spesa a chilometro zero tra cassette di verdure e prodotti locali al Mercato agricolo della Cascina Cuccagna.
Non manca anche il Mercato della terra di Milano alla Fabbrica del Vapore, perfetto per chi vuole coniugare sostenibilità e sapori autentici, mentre in via Arena continua tutto l’anno il colorato Basar, mix di handmade, vintage e street food in perfetto stile milanese.
Per chi cerca un evento originale da vivere in famiglia, c’è Un pianoforte tra le stelle al Planetario: musica dal vivo tra le costellazioni proiettate sul soffitto, in una serata che unisce scienza, arte e magia. E infine, da segnalare Storie dell’Arte. A teatro e al museo, un format che porta l’arte a teatro e il teatro nei musei, con narrazioni dal vivo che rendono ogni visita un piccolo spettacolo.
Insomma, anche quando credi di aver visto tutto, Milano tira fuori dal cilindro un’altra sorpresa. E spesso basta solo un tram, una passeggiata o un mercatino per ritrovarsi immersi in qualcosa di nuovo.
Milano continua a sorprenderci con una quantità impressionante di mostre e mercatini, sparsi un po’ ovunque come piccoli tesori da scoprire. Chi ama l’arte contemporanea con una punta di design può iniziare il giro dalla Galleria Campari, dove l’esposizione Bold. Declinazioni Campari mescola creatività, colore e pubblicità in un allestimento elegante che racconta l’identità visiva del brand con piglio artistico. Da lì, basta poco per tornare nel cuore della città e perdersi tra i banchi del Mercato di artigianato e collezionismo di via Brera, dove ogni bancarella sembra avere una storia da raccontare, tra gioielli handmade, stampe d’epoca e pezzi unici da scovare.
Se preferisci i mercatini in versione maxi, allora vale la pena spingersi fino al Parco Esposizioni Novegro per il Mercatino del bagagliaio, un gigantesco car boot sale all’inglese dove puoi trovare di tutto, dai mobili rétro ai vinili, fino agli oggetti più improbabili (ma irresistibili). E per chi ama l’atmosfera viva e popolare dei Navigli, resta un punto fermo la Fiera di Sinigaglia, mix perfetto tra mercato, street food e cultura urbana, con il profumo del fritto misto che si mescola a quello dei libri usati.
Sul fronte delle mostre, il Museo del Novecento rilancia con Galleria Gesti e Processi, un nuovo percorso permanente che mette in primo piano il lato più sperimentale e performativo dell’arte italiana del dopoguerra. Intenso e toccante anche il progetto fotografico Ri-scatti. Chiamami col mio nome, gratuito, che raccoglie ritratti e storie di persone transgender, con l’obiettivo di raccontare identità, dignità e visibilità.
Tra le chicche da vedere prima che finiscano, c’è Francesco Somaini. Oltre il giardino, una mostra gratuita che unisce scultura e natura in un percorso meditativo e potente, e Dalla Velasca alla Velarca, un vero e proprio viaggio tra architettura, utopia e visione progettuale che attraversa decenni di storia milanese.
Per chi ama l’arte urbana e la calligrafia monumentale, non può mancare una visita all’Hangar Bicocca dove eL Seed espone gratuitamente le sue installazioni fatte di parole, luce e colore, in un dialogo costante tra culture. E se ti piace l’arte che si fonde con lo spazio urbano, vale anche una tappa alla monumentale installazione Maria Cristina Carlini. Obelisco, che si erge silenziosa e potente, un simbolo di resistenza e memoria.
Chi è in cerca di arte più concettuale e sensoriale può visitare Pino Pinelli con Disseminazione Sacra, dove le sue forme pigmentate sembrano fluttuare sui muri, creando un ritmo visivo che ipnotizza. In chiave più storica e immersiva, è sempre interessante prenotare una visita guidata alla Sala del Cenacolo del Museo della Scienza, uno spazio suggestivo che racconta secoli di storia tra arte e scienza.
Per un tuffo nella pittura lombarda, vale la pena esplorare Le Sale dei Lombardi, che ospitano opere dal medioevo al primo Rinascimento, mentre per chi vuole uscire un po’ dai confini della città, c’è la splendida Casa Macchi a Morazzone, abitazione storica del FAI dove ogni stanza racconta frammenti di vita e storia borghese ottocentesca.
Infine, se hai voglia di una passeggiata nel Novecento più vibrante, non perderti La Collezione Gianni Mattioli, che raccoglie i capolavori futuristi e modernisti amati dal collezionista, tra Boccioni, Morandi, Sironi e altri maestri dell’arte italiana. Una di quelle mostre che ti fa uscire con gli occhi pieni e la mente che viaggia.
Commenti